Scott Derrickson torna alle origini con un nuovo film thriller/horror prodotto da Blumhouse. Black Phone è l’adattamento dell’omonimo romanzo e vede protagonista un giovane ragazzo di 13 anni rapito e rinchiuso in un bunker da un inquietante assassino.
Il film non brilla per la sceneggiatura, quasi tutti i personaggi rimangono abbozzati e certe dinamiche accadono senza una vera e propria spiegazione. Questo potrebbe diventare fastidioso per alcuni.
Ad elevare Black Phone a “piccolo gioiellino” è la messa in scena in pieno stile Derrickson che non risulta mai banale e capace di mantenere alta la tensione. Molto interessante anche il tema della violenza come piaga dilagante in tutti gli strati sociale. Ma la vera ciliegina sulla torta è Ethan Hawke, mostruoso bravo.
Il maniaco interpretato da Hawke è affascinante e riesce a lasciare il segno nonostante il poco approfondimento e la maschera indossata costantemente.
Un thriller/horror al cinema mancava da un po’ e se siete amanti del genere vi consiglio di dargli un’opportunità.
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