Il nuovo film di Baz luran ripercorre l’ascesa e il declino del re del rock & roll attraverso il suo stile unico e con una messa in scena davvero memorabile.
Se dovessi paragonarlo a qualche altro film lo mettere a metà tra Rocketman e Bohemian Rhapsody. Non ha l’estrema eccentricità del film di Elton John (che per il momento rimane il mio preferito in assoluto) ma non ha nemmeno la volontà di ripercorre solamente la storia come Bohemian Rhapsody. Questo connubio ben bilanciato riesce nell’intento di intrattenere lo spettatore per due ore e quaranta e di raccontare luci e ombre del fenomeno Elvis Presley.
Montaggio rapidissimo dallo stile pop, musiche riarrangiate più accattivanti e colori sfarzosi. Elvis è una luna park di emozioni dove la più grande attrazione è Austin Butler che dimostra un talento eccezionale e un magnetismo fuori misura. La storia di Elvis è affascinante, ancora di più se raccontata dal colonnello Parker – suo manager storico – nel tentativo di riabilitare la propria figura, fallendo miseramente.
Come spesso accada, questo è un film che divide per il suo stile davvero particolare. Ma rimane un esempio molto concreto di come si può raccontare e mettere in scena una storia sul grande schermo.
Io me ne sono completamente innamorato.
The Review
Review Breakdown
- Voto: