Barbie: Il film – Recensione

4.5/5

Il nuovo film di Greta Gerwig, co-scritto insieme a Noah Baumbach, ci trasporta in un affascinante mondo parallelo, Barbieland, che agisce come uno specchio ideale del nostro. In questo luogo immaginario, la bambola iconica nata negli anni ’50 diventa un potente simbolo di emancipazione per le donne, incoraggiandole a credere che possono perseguire qualsiasi sogno. Nella magia di Barbieland, le Barbie possono diventare tutto ciò che desiderano, dal ruolo di un’astronauta fino a quello di un presidente, e così via. Tuttavia, c’è un vincolo: devono rimanere fedeli agli stereotipi imposti dalla società.

Ma cosa succede quando questo fragile equilibrio inizia a vacillare? Barbie scopre che gli ideali della bambola, al contrario di quanto ci si potesse aspettare, hanno avuto l’effetto di rafforzare le barriere del mondo reale ancora basato sul patriarcato.

“Barbie” è una commedia pop divertentissima, ricca di humor tagliente, che in modo brillante mette in luce le contraddizioni della società moderna.

Il film di Gerwig è indubbiamente una dichiarazione femminista, presentata in una maniera meravigliosa e ben riuscita. Affronta temi delicati con una forza straordinaria. Tuttavia, “Barbie” non si limita a parlare solo alle donne, ma desidera rappresentare l’intera umanità.

Barbieland e il mondo reale si presentano come due realtà strettamente interconnesse, ma allo stesso tempo profondamente opposte in ogni aspetto, persino nelle loro contraddizioni. L’uso simbolico di Barbie e, perché no, anche di Ken, per esplorare temi come l’emancipazione femminile e il patriarcato, all’interno di un film d’intrattenimento, è un’idea che ho trovato incredibilmente riuscita, riuscendo a emozionarmi e farmi sentire rappresentato da un Ken che si confronta con la mascolinità tossica.

Il film tratta anche, in modo preminente, temi di identità, autenticità e scoperta, spingendosi al di là delle costruzioni sociali e delle definizioni imposte.

E ancora, “Barbie” ci ricorda che i cambiamenti avvengono lentamente, ma provengono da idee che persistono fino a essere superate. Ci rammenta l’importanza di continuare ad affermarci.

La scenografia accuratamente curata, ricca di dettagli e attenzioni, insieme alla fotografia brillante e perfetta in ogni inquadratura, è il risultato di un lavoro straordinario del reparto tecnico.

Infine, vorrei menzionare il merito dei costumi creati da Jacquine Durran, che fedelmente riproducono lo stile iconico della bambola nel corso degli anni.

Infine, ma non per importanza, le interpretazioni impeccabili di Margot Robbie e Ryan Gosling che danno vita in maniera perfetta ai personaggi di Barbie e Ken. La loro performance è assolutamente coinvolgente e convincente, trasmettendo autenticità e profondità ai loro ruoli.

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