“Il Regno del Pianeta delle Scimmie”: Un Ritorno Eccellente alla Saga – Recensione

3.5/5

Sette anni dopo la conclusione epica di “War for the Planet of the Apes”, uno dei franchise più longevi di Hollywood torna con un sequel che, almeno per il sottoscritto, ha superato le aspettative. In “Il Regno del Pianeta delle Scimmie”, diretto da Wes Ball, ci troviamo molte generazioni dopo gli eventi di “War”, in un mondo in cui le scimmie sono la specie dominante e ciò che rimane dell’umanità vive ai margini della società.

Trama e Ambientazione

Il protagonista del film è Noah (Owen Teague), una giovane scimmia coraggiosa che deve avventurarsi in un mondo pieno di sorprese e pericoli. La trama esplora il legato di Cesare, il leader che ha condizionato il destino delle scimmie e degli umani. Le scimmie, ora predominanti, vivono in una società che oscilla tra il mantenimento della pace e la ricerca di risposte dal passato per garantire un futuro migliore. Due figure chiave in questa ricerca sono Mae (Freya Allan), la parte umana del film, e Proximus (Kevin Durand), un villain di buona presenza ma non particolarmente ben sviluppato nella scrittura.

Stile e Regia

Wes Ball, noto per la trilogia di “Maze Runner”, dimostra le sue abilità confezionando una regia solida e una messa in scena notevole. Sebbene non raggiunga i livelli di Matt Reeves, regista dei precedenti film della saga, Ball offre alcune sequenze davvero impressionanti. La sua regia è supportata da un comparto visivo eccezionale, con una CGI di altissimo livello che rende il mondo delle scimmie incredibilmente realistico.

Performance degli Attori

Owen Teague si distingue nel ruolo di Noah, portando una profondità emotiva che rende il personaggio memorabile. Freya Allan offre una performance convincente come Mae, l’elemento umano che aggiunge un importante contrappunto alla storia. Kevin Durand, nel ruolo di Proximus, è efficace come antagonista, anche se il suo personaggio avrebbe beneficiato di una scrittura più approfondita.

Tematiche e Narrazione

Il film esplora temi come la leadership, l’identità e la ricerca di un futuro migliore attraverso il confronto con il passato. Tuttavia, il ritmo del film soffre nella parte centrale a causa di una sceneggiatura che introduce troppi elementi, alcuni dei quali decisivi solo nel terzo atto. Questa struttura narrativa crea una certa confusione, rendendo difficile per lo spettatore seguire tutte le trame e sottotrame.

Le reazioni critiche sono state in gran parte positive, con molti che hanno elogiato la qualità visiva e la regia di Ball. Tuttavia, alcuni hanno evidenziato problemi di ritmo e una durata forse eccessiva che poteva essere ridotta per una narrazione più snella. Nonostante questi difetti, il film è stato apprezzato per la sua capacità di rinnovare la saga e per le sue sorprese narrative.

“Il Regno del Pianeta delle Scimmie” non nasconde il suo intento di essere l’inizio di una nuova trilogia, aprendo la strada a molte possibilità future. Questo potrebbe essere visto come un difetto, ma per gli appassionati della saga, rappresenta un’opportunità per esplorare ulteriormente questo affascinante mondo post-apocalittico.

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