La Sirenetta – Recensione in anteprima

3.5/5

Dopo un’attesa lunga anni, finalmente arriva sul grande schermo uno dei film più discussi degli ultimi tempi: “La Sirenetta” diretto da Rob Marshall. Da subito, il progetto ha suscitato reazioni contrastanti tra il pubblico, principalmente a causa della scelta dell’attrice protagonista. Tuttavia, oltre alle controversie che lo hanno circondato, il film ha dimostrato di essere uno dei migliori live-action Disney degli ultimi tempi.

Halle Bailey as Ariel in Disney’s live-action THE LITTLE MERMAID. Photo courtesy of Disney. © 2022 Disney Enterprises, Inc. All Rights Reserved.

Innanzitutto, la scelta di Halle Bailey nel ruolo di Ariel si è rivelata vincente. La giovane attrice non solo è bellissima, ma possiede anche una voce angelica e una grande abilità nel recitare il personaggio della piccola sirena. Il resto del cast, con Jonah Hauer King e la spettacolare Melissa McCarthy nei ruoli chiave, si fa apprezzare per le ottime interpretazioni. Da menzionare sono anche i doppiatori delle voci dei personaggi come Sebastian, Flounder e Scuttle, che meritano una menzione speciale per la versione originale in lingua inglese. Purtroppo, la scelta di Mahmood come voce italiana di Sebastian non ha soddisfatto appieno le aspettative, risultando un po’ stonata.

(L-R): Jonah Hauer-King as Prince Eric and Halle Bailey as Ariel in Disney’s live-action THE LITTLE MERMAID. Photo courtesy of Disney. © 2023 Disney Enterprises, Inc. All Rights Reserved.

Rob Marshall dirige il film con mano sicura, mantenendo il controllo della messinscena e offrendo un’esperienza visivamente coinvolgente. Pur senza grandi acrobazie, la regia si dimostra solida, soprattutto durante le numerose sequenze musicali, sebbene ci siano alcune scene che lasciano qualche perplessità, in particolare lo scontro finale.

Gli effetti visivi, sebbene non perfetti, sono migliori di quanto ci si potesse aspettare. Nonostante alcune imperfezioni, riescono a intrattenere e divertire il pubblico, soprattutto quando la storia si sposta dalla dimensione acquatica. Un esempio perfetto è la scena di “Baciala”, che mostra un miglioramento significativo nell’aspetto visivo.

(L-R): Jonah Hauer-King as Prince Eric and Halle Bailey as Ariel in Disney’s live-action THE LITTLE MERMAID. Photo by Giles Keyte. © 2023 Disney Enterprises, Inc. All Rights Reserved.

Una rivoluzione interessante è rappresentata dall’ambientazione dei Caraibi, che conferisce un contesto più adatto alle canzoni, le quali acquisiscono ritmi caraibici anziché danesi. Questo nuovo approccio consente anche di sviluppare in modo più organico il mondo marino, in cui le sette figlie di Tritone assumono le sembianze degli umani che abitano le loro rispettive regioni.

La trama rimane fedele al film d’animazione originale, senza stravolgimenti significativi. Nonostante una durata di due ore e quindici minuti, che a volte può sembrare un po’ eccessiva, la storia delle avventure della giovane Ariel viene narrata in modo pressoché identico. Per gli appassionati dell’originale, con le sue indimenticabili canzoni e i suoi personaggi amati, “La Sirenetta” in versione live-action rappresenta un’occasione perfetta per immergersi per due ore nella magia Disney,

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