Marcel: The shell – recensione

3.5/5

Marcel the shell è un film che non ti aspetti. Nella sua appartenere semplicità si nasconde un cuore enorme, ricco di significato. 

La piccola conchiglia vive in un appartamento in affitto su Airbnb insieme alla nonna. Dean (nonché il regista del film) si ritrova per una serie di circostanze ad affittare proprio quella casa. Notate le due piccole conchiglie, decide di documentare tutto e di metterlo in rete.

Marcel vive nel limitato mondo dell’appartamento. L’apertura verso il mondo esterno attraverso internet riaccende in lui la speranza di ritrovare la sua comunità, persa ormai da tempo. 

Il dolce Marcel è una forza della natura. Il mockumentary (o falso documentario) permea della sua vivacità, creatività e semplicità. E attraverso tutto questo il film ci ricorda quanto siano importanti le connessioni con gli altri e di come la nostra identità sia parte integrante delle comunità.

Il regista riesce a racchiudere tutto questo con grande capacità, merito anche di un lavoro di stop-motion davvero credibile e ben amalgamato con il mondo reale.

Nonostante una seconda parte un po’ più debole, dove sembra esaurire i temi da trattare, è un film sicuramente da vedere anche solo per regalarvi una piccola coccola.

The Review

3.5 Score

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