Renfield – Recensione

3/5

La figura intrigante di Renfield emerge dallo scenario gotico di Bram Stoker nel suo capolavoro “Dracula”. Inizialmente frainteso, il personaggio del paziente cinquantenne affetto da disturbo zoofago dimostra una connessione più profonda con la trama. Incarcerato nel manicomio di John Seward, Renfield si dedica alla cattura e al consumo di animali, con particolare predilezione per gli insetti. Tuttavia, è solo con l’arrivo del misterioso Conte Dracula a Londra che la sua situazione peggiora. Inizialmente privo di un’apparente relazione causale, l’ossessione di Renfield di nutrirsi della vita altrui per prolungare la sua esistenza si rivela un filo conduttore atavico.

Mentre Renfield si nutre di creature inferiori come insetti, uccelli e gatti, sopra di lui si erge il vertice mostruoso della catena alimentare: colui che si ciba del sangue e dell’energia degli esseri umani, il Conte Dracula. Consumare animali vivi trasforma Renfield in una bestia, mentre Dracula trasforma le sue prede in pericolosi predatori notturni. Questa dinamica gerarchica e di sottomissione ha plasmato la figura di Renfield, uno dei più celebri pazienti psichiatrici della letteratura e del cinema per oltre un secolo.

Tuttavia, è nell’ultima incarnazione di Renfield, diretta da Chris McKay (noto per “The LEGO Batman Movie” e “The Tomorrow War”), che le regole del gioco vengono riscritte in modo concettuale e irriverente. Il film, basato su un’idea originale di Robert Kirkman, il creatore di “The Walking Dead”, si presenta come una commedia d’azione con un tocco di gore e suggestioni horror. Il protagonista indiscusso della storia è il personaggio di Renfield, interpretato magistralmente da Nicholas Hoult, che mette in mostra la sua abilità nel dare vita a personaggi complessi.

In questa nuova versione, Renfield è ritratto come una vittima sconfitta da un secolo di servitù al Conte Dracula, interpretato in modo eccentrico ed esuberante da Nicolas Cage. Da quando ha accettato di seguire il Conte, Renfield ha dedicato anima e corpo al suo signore, ricevendo in cambio l’immortalità e una parte dei poteri di Dracula, che può attivare nutrendosi di insetti. Ciò che rende interessante la scelta di Cage per il ruolo del Conte Dracula è la sua capacità di incarnare perfettamente la figura narcisista e talvolta spaventosa del personaggio, in un mix di imitazione ed esagerazione.

Con l’ambientazione spostata ai giorni nostri e negli Stati Uniti, Renfield inizia a sentire il peso opprimente di una relazione tossica e abusiva con il Conte Dracula. La sua vita è interamente sottomessa ai desideri del vampiro, con i suoi interessi ignorati e le sue esigenze negate, il suo ego distrutto e oppresso. Tuttavia, tutto cambia quando Renfield si unisce a un gruppo di supporto per le vittime di persone narcisiste e incontra l’agente Rebecca Quincy, interpretata da Awkwafina, una donna che lotta contro un sistema patriarcale che la limita. Mentre Renfield cerca di liberarsi del suo oppressore, Rebecca lotta per ottenere giustizia contro il gangster Teddy Lobo e la sua famiglia. Alla fine, i loro percorsi si incrociano in una grande battaglia contro il male, sia esso mostruoso o criminale, emotivo o sociale.

L’interpretazione di Nicolas Cage nel ruolo del Conte Dracula si rivela azzeccata, riuscendo a fondersi perfettamente con il contesto del film. Il personaggio del Conte incarna il narcisismo patologico, utilizzando i suoi poteri per succhiare letteralmente il sangue agli altri per il proprio piacere e soddisfazione, simile a come un narcisista comune si nutre delle emozioni e dell’energia vitale degli altri per mantener vivo il proprio ego e ottenere adorazione e servizio. Nicholas Hoult, nel ruolo di Renfield, incarna magistralmente il personaggio sconfitto che cerca di rompere il ciclo di dipendenza e riaffermare la propria dignità e forza per liberarsi da questa spirale velenosa.

Tuttavia, nonostante la profondità dei temi affrontati, il film sembra smarrire la sua strada. La commedia che sostiene il concetto si dimostra leggera e poco incisiva, mentre la regia di Chris McKay, pur avendo esperienza nell’animazione, sembra perdere stile e virtuosismo nel passaggio al live-action. Le sequenze d’azione risultano anonime e prive di grinta, focalizzandosi maggiormente sulla commedia e sul gore che sulla coreografia stessa. Nonostante ciò, il film riesce a suscitare qualche sorriso con le sue trovate moderne e divertenti, che cercano di adattare l’atmosfera gotica all’idea di fondo.

Uno dei punti salienti del film risiede nella sua riflessione psicologica sulla società contemporanea, esplorata attraverso il personaggio di Dracula interpretato da Cage. Dracula rappresenta la vittima piuttosto che il narcisista, un individuo costretto ad adattarsi costantemente agli altri e privato di una vera personalità, ma pieno di pretese. In questo modo, il film scava nell’essenza stessa della società moderna, riconducendola alla sua natura ancestrale e animalesca, in cui non esistono più concetti di bene e male, ma solo seguaci e vittime. Il messaggio fondamentale è che se la società è concepita per sfruttare le persone, allora spetta a tutti i “Renfield” del mondo ribellarsi, per non essere più meri seguaci o vittime, ma individui umani che meritano rispetto.

In conclusione, “Renfield” si distingue come una reinterpretazione audace e irriverente di un personaggio iconico della letteratura gotica. Nonostante alcune scelte registiche poco convincenti, il film offre una riflessione profonda sulla devozione e la ribellione, utilizzando il personaggio di Renfield come metafora della società contemporanea. Nicholas Cage e Nicholas Hoult offrono interpretazioni solide e divertenti dei loro rispettivi personaggi, mentre Awkwafina e Ben Schwartz completano il cast con grande talento. Sebbene il risultato finale possa non soddisfare pienamente tutte le aspettative, “Renfield” rimane un’esperienza cinematografica stimolante e riflessiva, che invita gli spettatori a sfidare le convenzioni e a cercare la propria identità all’interno di un mondo che sembra determinato a renderci tutti dei Renfield moderni.

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